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Certosino

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Il gatto Certosino

certosino

GC, BW, NW CHARLEVAL ALITTLE LESS CONVERSATION, Chartreux Male - Foto: © Larry Johnson

IL GATTO DEI PELLICCIAI

Il Certosino è senza ombra di dubbio uno dei gatti più belli che esistano. Ha il pelo soffice e morbido che al tatto sembra quasi seta, ed è di uno splendido color grigio cenere. Le zampe sono corte e paffute, i piedi rotondi, con le dita piccole, come quelli delle bambole. La coda è folta, spessa alla base per poi assottigliarsi in punta, gli occhi accesi sono di color rame. L’espressione del muso poi, è irresistibile. Sembra sempre che il gatto stia sorridendo, che stia salutando nella maniera più allegra le persone che gli stanno attorno. E con un carattere pacifico, tollerante e affettuoso, il Certosino è sempre alla ricerca di carezze, del contatto fisico con il padrone. Insomma, ha tutte le caratteristiche per essere un vero pelouche da stringere e coccolare.

I suoi modi un po’ raffinati ed eleganti tradiscono la sua origine europea. La razza venne infatti selezionata in Francia nel Settecento e da allora il Certosino è sempre stato considerato il gatto nazionale francese. In passato diventò una specie di simbolo dello stato ed era il micio preferito dal generale Charles de Gaulle. E anche quello più amato da Colette. La celebre scrittrice, che proprio ad uno dei suoi numerosi Certosini dedicò il romanzo “La gatta” del 1933, adorava moltissimo trascorrere del tempo con i suoi gatti. Scrisse di loro: “I compagni migliori non hanno mai meno di quattro zampe” e anche “l’idea che hanno i gatti della comodità è assolutamente incomprensibile agli umani”. Fiera della sua nazionalità, Colette amava i Certosini anche perché erano, come si è detto, uno dei simboli della Francia. La sua scelta di circondarsi di questi gatti fu quindi dettata anche dall’orgoglio nazionale, lo stesso che la spinse a non lasciare mai Parigi durante l’occupazione tedesca.

Purtroppo il Certosino non è sempre stato un apprezzato animale da compagnia. Nel Settecento veniva anche allevato a scopo alimentare. C’era infatti chi mangiava la sua carne, come fosse stato un coniglio o un maialino. Ma era soprattutto la sua folta pelliccia, molto simile al tatto a quella della lontra, ad essere molto ricercata. Fu proprio nell’ambiente dei pellicciai che al “Gatto grigio francese”, come si chiamava allora, venne dato il nome di Certosino. Sui banchi dei commercianti di tessuti, le merci migliori e più pregiate erano la pelle dei Gatti grigi e una lana che veniva dalla Spagna e si chiamava “lana di Certosino”. Entrambe erano straordinariamente morbide e così, poco a poco, si finì per identificarle. Da quel momento il termine “Chartreux”, Certosino appunto, venne esteso anche ai gatti.

Oggi questo micio conquista soprattutto per la sua indole. Sviluppa un attaccamento molto particolare con chi si occupa di lui, al punto da seguirlo come un cagnolino. Per questa ragione a volte il Certosino viene chiamato “il gatto-cane”. Gli allevatori sostengono che, a differenza di altre razze, nel Certosino è il maschio ad affezionarsi maggiormente alle persone. La femmina invece rimane più distaccata e riesce a stare da sola per diverso tempo.

Occuparsi di un Certosino è molto semplice, se si tiene presente il fatto che non vuole restare in disparte ma essere sempre al centro dell’attenzione. Il suo mantello abbastanza corto necessita solo di una spazzolata ogni tanto per eliminare il pelo in eccesso durante il periodo della muta. Ma si deve però fare attenzione al cibo perché il Certosino è davvero molto goloso, un buongustaio che non dice di no a nulla. Se non si vuole farlo ingrassare troppo bisogna dosare la sua pappa e abituarlo a mangiare a orario, senza lasciargli a disposizione tutto il giorno la ciotola piena.

Roberto Allegri

STORIA

Originario della Siria, il Certosino è probabilmente approdato in Francia bel XVIII secolo dove oggi è molto diffuso, a tal punto che viene ritenuto il gatto nazionale dei francesi. Negli anni 70 è arrivato in America.

COM'E' FATTO

E' un gatto massiccio,compatto e muscoloso,con spalle forti, petto largo e ben sviluppato

Taglia: medio-grande,pesa tra i 4 e i 6 kg

Testa: larga ,non rotonda.

Orecchie: di media grandezza,poco aperte alla base e con punte lievemente arrotondate.

Occhi: arrotondati e aperti,di colore arancio o rame. Alla nascita gli occhi sono di colore blu,ma dopo 6-12 mesi diventano arancioni o gialli oro.

Naso: diritto.

Corpo: forte e robusto;ossatura robusta;muscolatura compatta e forte.

Piedi: devono essere piccoli rispetto al corpo e di forma arrotondata.

Coda: lunga e robusta.

Mantello: medio-corto di tessitura densa e un pò lanosa. Il mantello è formato da 2 strati:il sottopelo,spesso e fitto,e lo strato superficiale,lucido e folto.

Colori: grigio,grigio blu,o grigio chiaro. Lo standard ammette tutte le tonalità,dal grigio-blu a quello scuro. Deve essere il più uniforme possibile e senza striature,disegni o peli bianchi. Solo i cuccioli possono presentare leggere striature sugli arti e sulla coda: spariranno dopo qualche mese quando il mantello raggiungerà il colore definitivo.

Vita media: tra i 13 e i 14 anni

CARATTERE

Il Certosino è un gatto calmo , tranquillo,equilibrato e rassicurante che per la sua straordinarie doti ben si addice al ruolo di compagno di persone sole o anziane

Non ama essere preso in braccio o strapazzato inutilmente:è di indole indipendente.

Si adatta bene alla vita in appartamento,ma deve avere abbastanza spazio a disposizione.

Se ha la possibilità di uscire di casa si rivela un buon cacciatore.

Sopporta bene le basse temperature.

Il suo intuito,associato alla discrezione,lo rendono ineguagliabile come animale da compagnia

Sa capire quando il suo padrone è disponibile,sa ‘intuire’ e cogliere al volo le situazioni,sa quando muoversi e soprattutto sa rendersi indispensabile

Fiero ed indipendente il certosino è proprio come suggerisce il suo possente aspetto:un magnifico gattone con i nervi saldi e sicuro di sè

Non si addice a convivere con chi è facile preda di bruschi cambi d’umore o con chi grida inutilmente. I rumori ,i dispetti e l’inutile vociare lo disturbano e l’innervosiscono.

CURE

Il suo corto mantello non ha bisogno di particolari cure:va spazzolato una volta alla settimana. Nel periodo della muta va rimosso il pelo morto con un guanto di gomma o spazzolato il mantello ogni giorno. Occhi e orecchie si puliscono con un panno umido due volte al mese.

ALIMENTAZIONE

La sua dieta deve essere a base di carne integrata con verdura e riso. Vanno bene anche alimenti confezionati e cibo secco. E’ un gatto di grossa mole,forte e robusto e dotato di un appetito formidabile Saziarlo,quindi,non è un problema ma bisogna fare molta attenzione a fornirgli la giusta razione in funzione delle necessità e dell’apporto nutrizionale richiesto dalle diverse fasi della vita dell’animale. I cuccioli dovranno essere alimentati con un cibo equilibrato ed adatto alla crescita,il gatto adulto con una razione adatta al mantenimento mentre si avrà cura di fornire una alimentazione ad apporto calorico controllato per tutti quei gatti che che hanno tendenza ad ingrassare. L’alimentazione riveste un ruolo fondamentale nella vita di un gatto ,una sana ed equilibrata razione permetterà di mantenere l’animale in buona salute e renderlo naturalmente più resistente alle avversità e alle malattie.

RIPRODUZIONE

Sia il maschio che la femmina vanno fatti riprodurre intorno all'ano di età. La gravidanza dura in media 65 giorni. Nascono in media 3-4 cuccioli per parto. Lo svezzamento può iniziare intorno al 30° giorno. Proprio per la loro rusticità anche il parto,in questa razza, tende a svolgersi nel modo più naturale possibile. I cuccioli alla nascita sono ciechi e aprono gli occhi tra l’ottavo e il dodicesimo giorno di vita; nascono con gli occhi blu. Verso i 60 giorni cominceranno a virare di colore e ad assumere un colore nocciola. Solo dopo i sei mesi (in alcune linee questo si verifica anche dopo l’anno di età) assumeranno il colore arancio o cuoio definitivo.


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