Umorismo sui gatti

La nanna dei mici

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I gatti, in fatto di dormire, sono difficilissimi.

E' poco probabile che si accontentino dell’apposito cesto, che pure era stato acquistato esclusivamente a tale scopo.

E' vero, il cesto in questione sarà stato magari costruito secondo gli ultimi dettami della tecnica: struttura ortopedica per impedire l’incurvamento della spina dorsale, morbidezza per garantire un sonno senza incubi, ecc.

Ma il fatto è che ai gatti non piace dormire in posti fuori mano, perché per loro è cosa importantissima la possibilità di accorrere, in qualsiasi momento, dal punto in cui si trovano, ovunque possa prodursi un avvenimento purchessia.

Questo è il solo modo con cui riescono a soddisfare la loro spiccata curiosità.

Per tale motivo dormiranno praticamente dappertutto, persino sulla scomodissima lampada con putto e pendagli fluorescenti incorporati regalatavi dalla vecchia zia in occasione delle vostre nozze.

Se vi capitasse di trovare il vostro gatto addormentato sull’orlo della vasca da bagno, ed egli si svegliasse al vostro entrare, guardatevi bene da muovere un solo vostro passo innanzi.

C’è da scommettere dieci contro uno che lui desidera semplicemente vedere cosa succederà, quando voi poserete incautamente il piede sulla saponetta che giace al centro del pavimento.

Gli esseri umani dormono.

Dormono anche i gatti; ma in genere, più che dormire, si appisolano.

Facciamo il caso che sia notte inoltrata. Il padrone di casa accende la luce in cucina e nota che il gatto dorme.

Allora apre il frigorifero e con un rapido movimento della mano sinistra, afferra una coscia di pollo che si trova verso il fondo, sul ripiano superiore.

Nel far questo causa lo spostamento di qualcosa di potenzialmente viscido, diciamo una banana. Mentre si gira, scivola sulla banana, molla la coscia di pollo e va a finire per terra, in un pauroso scricchiolio di giunture.

Se e quando si rialza, si accorge che il gatto è tuttora addormentato, però la coscia di pollo è scomparsa.

In realtà il gatto si era svegliato non appena lo sportello del frigorifero era stato aperto, si era riaddormentato, si era svegliato di nuovo quando il padrone era caduto, aveva calcolato con matematica precisione che tale caduta non lo avrebbe coinvolto, si era svegliato una terza volta, in tempo per scorgere fugacemente la traiettoria descritta a mezz’aria dalla coscia di pollo, che aveva destramente afferrata e rilanciata sotto il frigorifero, bene in fondo, per usi futuri.


Brani liberamente tratti dal libro:

"Come vivere con un gatto arrivista" (E. Gurney – W. Nettleton) Ed. BUR

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